Costruito nel 1561 per volontà della Confraternita del Ceppo, il palazzo è tutt'oggi sede della stessa confraternita che si occupava fin dal Quattrocento di assistere i bambini affetti da malformazioni alla nascita.
Il portale d'ingresso che si affaccia sulla via Pandolfini è sormontato da una cornice aggettante sulla quale si eleva una lunetta con fregi ai lati e uno stemma, alla sommità, probabilmente della Confraternita, oggi purtroppo irrimediabilmente lesionati.
L'interno fu decorato ed arricchito di opere d'arte soprattutto nel corso dei secoli XVII e XVIII. Sopra una delle porte del vestibolo l'affresco di Peter Candid de Wit raffigurante la Madonna e Santi è datato 1585; gli ovali appesi alle pareti del vestibolo, opere di Onorio Marinari che rappresentano San Gerolamo e San Francesco sono databili attorno al 1695; le tele di Giovan Camillo Ciabilli con San Niccolò e Sant'Antonio furono eseguite nel 1737 circa.
Degli stessi anni è anche il soffitto della chiesa con storie di San Niccolò al quale parteciparono, oltre al Ferretti, Pietro Anderlini e Domenico e Francesco Maria Papi. Tra le opere qui custodite ricordiamo principalmente il dipinto del Beato Angelico con il Crocifisso tra i Santi Nicola e Francesco databile attorno al 1430.
Sono inoltre da menzionare le tele di Giovannantonio Sogliani con la sua Visitazione e il San Nicola e due fanciulli della Compagnia e di Francesco Curradi con la Crocifissione e la Deposizione del 1610.
Merita infine una particolare attenzione anche l'arredo ligneo secentesco, opera di Filippo e Tommaso Rigacci, che ripropone al visitatore l'originario carattere ambientale della confraternita.
Per informazioni:
Oratorio di San Nicola al Ceppo Via Pandolfini 5 Firenze