Nato attorno al XIII secolo, l'antico oratorio aveva inizialmente lo scopo di ospitare i poveri e i pellegrini. Fu poi destinato a piccolo ospedale, ruolo che mantenne fino alla fine del Settecento, motivo per cui è spesso citato con il nome di Spedalizzo.
Parte degli interni furono ricostruiti in epoca rinascimentale per volontà di Bernardo di Piero Bini, nel periodo di massima ascesa economica della famiglia. Il progetto si fa risalire a Baccio d'Agnolo.
Nel Seicento lavorò qui anche il pittore Giovanni Bilivert che ha lasciato quale testimonianza del suo lavoro l'originalissimo tabernacolo di San Sebastiano e una tela raffigurante l'Angelo Custode che porta chiara la firma del pittore e la data di esecuzione.
A partire dalla fine del 2002 l'oratorio è divenuto sede di un interessantissimo museo parrocchiale di Arte Sacra che conserva gran parte delle opere anticamente presenti nell'edificio e recentemente restaurate e ricollocate. Il percorso mussale attraversa i secoli dal XV al XIX e conserva alcuni interessanti arredi sacri provenienti dalla Chiesa di San Felice in Piazza e da quella di San Pietro Gattonino.
Interessante anche la ricostruzione del Bilivert di un antico modello di scuola Ghibertiana di madonna con bambino in terracotta (un modello dell'epoca è esposto nel museo della casa antica presso Palazzo Davanzati).
Per informazioni:
Oratorio di San Sebastiano detto dei Bini, Firenze Via Romana, 10 Firenze Telefono: 055 221706 Orario: Inverno - dal venerdì alla domenica ore 15.00 - 18.00; Estate - dal venerdì alla domenica ore 16.00 - 19.00