Il refettorio del Convento di Ognissanti è famoso per il grande affresco centrale che ricopre interamente la parete (m. 8,10 x 4) realizzato nel 1488 da Domenico Ghirlandaio. L'ambiente conserva, oltre a quest'opera e alla sua sinopia, gli antichi lavabi e il portale, datati 1488 e un' Annunciazione dei primi anni del Quattrocento.
L'Ultima Cena del Ghirlandaio rappresenta il momento in cui Gesù preannuncia agli apostoli che uno di loro lo tradirà. Su richiesta dei frati committenti il Ghirlandaio abbonda nei particolari, apparentemente decorativi, ma che in realtà contengono precisi riferimenti simbolici al dramma della Passione e della Redenzione di Cristo: dalle piante sempreverdi al volo delle quaglie, dalle arance alle ciliegie, dalla colomba al pavone.
Trattandosi di un affresco staccato è possibile un raffronto pittorico con la sinopia, collocata sulla parete sinistra. Quest' Ultima Cena è molto simile a quella che lo stesso autore affrescò nel Convento di San Marco: uguali le simmetrie, l'ambientazione e tanti particolari.
In Ognissanti i colori sono più vivaci, mancano le scritte in latino e il gatto, simbolo di tradimento. Le volte affrescate non sono a vela ma a crociera e gli alberi dello sfondo sono più ricchi e vicini alla scena. Anche qui, il volo degli uccelli predatori simboleggia il funesto corso degli eventi e il pavone la risurrezione.
Gli apostoli sembrano discutere animatamente e, dall'attenzione che essi rivolgono al Maestro, si percepisce il bisogno di insegnamenti e l'aria preoccupata per la sorte del redentore.
Per informazioni:
Cenacolo del Ghirlandaio Via Borgo Ognissanti 42 Tel. 0552396802 Orario: Lunedì- Martedì- Sabato 9:00- 12:00 Chiuso: mercoledì, giovedì, venerdì e domenica Ingresso Gratuito