Il Cenacolo annesso alla Chiesa di San Salvi risale agli inizi del XVI secolo ed ha ospitato le monache di clausura della Beata Umiltà fino all'inizio del 1800. Dislocato dal centro cittadino, è spesso tenuto fuori dai circuiti turistici tradizionali, seppure contenga alcune pregiatissime opere pittoriche cinquecentesche tra cui il bellissimo affresco dell'Ultima Cena considerato il capolavoro del pittore Andrea del Sarto.
La maestosa opera fu iniziata nel 1511 e all'artista fiorentino ci vollero ben 16 anni per portarlo a compimento. Seppure dopo le soppressioni religiose di epoca napoleonica i locali del Cenacolo siano stati adibiti a deposito, gli interni sono rimasti intatti e conservato tutt'oggi l'imponente aspetto cinquecentesco.
Ancora visibili la vecchia cucina del refettorio utilizzata dalle monache, la sala del lavabo con un pregevole lavabo in pietra di Benedetto da Rovezzano che fu autore anche del vicino monumento funebre di San Giovanni Gualberto, di cui oggi purtroppo rimangono solo alcuni frammenti perché mai portato a termine dall'autore.
Oltre alle opere di Andrea del Sarto che è autore anche di un'Annunciazione, il Cristo in Pietà e il Noli Me Tangere, il museo conserva pregevoli opere pittoriche di alcuni tra i più noti e talentuosi artisti dell'epoca, raccolti da chiese e conventi fiorentini soppressi. Ricordiamo tra questi il Pontormo, Raffaellino del Garbo, il Bachiacca.
Per informazioni:
Cenacolo di San Salvi via di San Salvi 16 50135 Firenze. Orario: Da martedì a domenica, ore 8,15-13,50 Chiusura: tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio, Natale. Biglietto Ingresso libero